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Ipertrofia dei turbinati

DESCRIZIONE I turbinati nasali sono tre ripiegamenti ossei posti all’interno di ogni cavità nasale, hanno un ruolo fondamentale nello svolgimento delle funzioni di riscaldamento, filtraggio e umidificazione dell’aria inspirata. Posseggono un’estremità anteriore detta testa, e una posteriore, detta coda. Inoltre si distinguono in inferiore, medio e anteriore. Solitamente i casi patologici conclamati di ipertrofia coinvolgono più frequentemente i turbinati inferiori che si gonfiano e causano la tipica sensazione di “naso chiuso”. CAUSA I turbinati sono rivestiti da una mucosa riccamente vascolarizzata, in grado di modificare il proprio volume (gonfiandosi e sgonfiandosi) in risposta a stimoli esterni di varia natura, ad esempio agenti irritativi, flogistici o per via di traumi. Anche l’aria fredda o calda e secca determinano un aumento di volume dei turbinati, detta ipertrofia, mentre l'aria calda e umida ne determina una riduzione di volume. Questa modificazione in dimensione dei turbinati si ripercuote sulle fosse nasali riducendo o aumentando lo spazio utile per la respirazione. In alcune persone l'ipertrofia dei turbinati può diventare cronica stabile nel tempo rendendo costantemente difficoltosa la respirazione nasale. FATTORI PREDISPONENTI I fattori che possono portare ad una ipertrofia dei turbinati stabile nel tempo sono diversi, i principali sono: predisposizione familiare rinite allergica rinite vasomotoria rinite medicamentosa: da abuso di spray con vasocostrittori infezioni SINTOMI Il sintomo più evidente dell’ipertrofia dei turbinati è l’ostruzione respiratoria nasale. La sensazione è di una respirazione difficoltosa associata a scolo retronasale, rinorrea (naso che cola), difficoltà a percepire gli

Ipertrofia dei turbinati2021-07-08T10:46:41+00:00

Acido ialuronico

DESCRIZIONE L'acido ialuronico (HA) è una sostanza naturalmente prodotta dal nostro organismo con lo scopo di idratare e proteggere i tessuti. Da un punto di vista molecolare, è un polisaccaride dotato di straordinarie proprietà. Costituisce il principale componente della matrice extracellulare e all’interno del nostro organismo lo troviamo distribuito sotto forma di sale e in alte concentrazioni principalmente nel tessuto connettivo, nella pelle, nel cordone ombelicale, nel liquido sinoviale, nell’umor vitreo, nei polmoni, reni, cervello e muscoli. FUNZIONI Questa macromolecola è in grado di trattenere grandi quantità d’acqua, mantenendo l’elastoviscosità e il trasporto di acqua nel tessuto connettivo, la lubrificazione del liquido sinoviale nelle articolazioni o del corpo vitreo negli occhi. Ulteriori studi hanno dimostrato che l’HA possiede molteplici funzioni, come riempimento dello spazio, fornitore di una matrice attraverso cui le cellule possono migrare e svolgere numerosi ruoli nella cellula recettori-mediati. Altri studi hanno valutato la correlazione tra l’HA e l’angiogenesi (creazione di vasi sanguigni nuovi), l’inibizione della formazione dei radicali liberi, la modulazione della crescita delle cellule tumorali, delle cellule della cartilagine, la riparazione del danno polmonare e la regolazione immunologica. Le sue molteplici funzioni, nonché la sua consistenza e la sua biocompatibilità gli conferiscono dunque la possibilità di trovare numerose applicazioni cliniche, fra cui: la supplementazione del liquido sinoviale, la protezione delle articolazioni, in caso di artriti, in chirurgia oculare, per facilitare la rigenerazione del tessuto nelle ferite chirurgiche, in ambito estetico, come riempitivo delle rughe la rigenerazione dei

Acido ialuronico2021-07-01T10:32:01+00:00

Poliposi nasale

DESCRIZIONE I polipi nasali sono neoformazioni benigne, non cancerose e indolori che originano dal tessuto delle cavità nasali e dai seni paranasali. Non sono ancora del tutto note le cause alla base della formazione dei polipi. Qualsiasi condizione che inneschi un’infiammazione cronica nelle cavità nasali o nei seni paranasali, come infezioni, allergie, asma, sensibilità ai farmaci o disturbi immunitari, può aumentare il rischio di formazione. Sicuramente anche la predisposizione genetica gioca un ruolo importante nella comparsa di queste escrescenze nasali. DOVE SI FORMANO I polipi nasali non originano nella cavità nasale, bensì nei seni paranasali, le grandi cavità piene di aria che si trovano sopra e sotto le orbite e da lì aggettano dentro il naso. Quindi le radici dei polipi si trovano nei seni paranasali. Infatti, la poliposi nasale andrebbe meglio definita con il suo nome scientifico, cioè come sinusite cronica poliposa. Si tratta di una particolare forma di infiammazione cronica dei seni paranasali caratterizzata proprio dalla produzione di abbondanti polipi. Non si tratta dello sviluppo di un nuovo tessuto (neoformazione), ma di una ipertrofia (aumento di volume) e iperplasia (alterazione cellulare benigna) della mucosa del naso e dei seni paranasali (cavità paranasali). ASPETTO Come aspetto si presentano come formazioni di forma ovalare, biancastre, traslucide e lisce. Possono essere singoli o multipli ed originano dalla mucosa dei seni paranasali; sono costituiti da tessuto connettivo gonfio e imbibito di acqua, ricoperto da mucosa, e presentano quindi consistenza gelatinosa. SINTOMI Il sintomo

Poliposi nasale2021-07-07T09:21:03+00:00

Rinite allergica

La rinite allergica è un'infiammazione della parte interna del naso causata da una sostanza, detta allergene, come polline, polvere, muffa o peli di animali. Rappresenta uno dei disturbi cronici più diffusi al mondo. Il disturbo colpisce con leggera prevalenza il sesso femminile e gli under 45 e si caratterizza per la congestione e il prurito nasale, gli starnuti e il naso gocciolante. I sintomi nasali sono strettamente connessi con quelli oculari, lacrimazione e prurito. NUMERI IN AUMENTO L’apparato respiratorio è la principale porta aperta sul mondo del nostro corpo, la via di comunicazione più diretta. Nei paesi industrializzati si stima che circa il 30% della popolazione soffra di una qualche allergia respiratoria, compreso un bambino su quattro. Si pensa che oltre ai fattori genetici ereditari predisponenti, possano aver preso un posto importante nel favorire l’allergia alcuni fattori ambientali. Fra questi la prevenzione tramite l’igiene della trasmissione delle malattie infettive, i cambiamenti climatici, l’utilizzo indiscriminato di farmaci e soprattutto antibiotici, gli errori dietetici e il fumo passivo, carenza di vitamina D essenziale per lo sviluppo del sistema immunitario e polmonare. A tutti questi fattori è stato attribuito l’aumento improvviso delle allergie, che non sarebbe spiegabile su base semplicemente ereditaria. CAUSE Nei soggetti allergici basta l'inalazione di una sostanza recepita come pericolosa dal sistema immunitario per scatenare una reazione a catena. La rinite allergica è provocata dalla risposta eccessiva del sistema di difesa dell’organismo (sistema immunitario) verso un allergene presente nell'ambiente. Nei soggetti allergici,

Rinite allergica2021-07-06T18:42:58+00:00

Raffreddore

RAFFREDDORE Il raffreddore comune, detto anche rinosinusite virale, è tipicamente causato da un agente patogeno di origine virale che trova una situazione ambientale favorevole alla sua proliferazione nel naso e nei seni paranasali, gonfiando e causando un'alterazione della mucosa nasale. Sono numerosi i virus che provocano questo disturbo, fra i quali Rhinovirus, Coronavirus e vari virus influenzali. Gli scienziati ne hanno scoperti oltre 200 ed è considerato uno dei disturbi più comuni a livello mondiale. Il freddo ne favorisce la sopravvivenza. CONTAGIO La diffusione dei virus del raffreddore è correlata anche alla alta contagiosità e a dei picchi epidemici. La trasmissione da un individuo all’altro, infatti, è semplice e può avvenire sia in modo diretto che indiretto. Starnuti, tosse, muco e goccioline di saliva (Droplets) permettono il facile passaggio dei virus da un organismo all’altro. Anche una semplice chiacchierata può essere causa di una infezione diretta da virus del raffreddore. Inoltre si tratta di virus che possono resistere anche fino a circa 3 ore nell’ambiente esterno, ad esempio sulle mani o sugli oggetti. Per evitare il contagio indiretto è buona norma un’igiene accurata delle mani dopo essere stati a contatto con persone o oggetti infettati. Il picco di contagiosità si verifica nei primi 2-3 giorni di malattia, mentre al termine dell'affezione il rischio di contagio è più basso. FATTORI DI RISCHIO Tra i maggiori fattori di rischio empiricamente riconosciuti ci sono gli sbalzi di temperatura, il clima freddo e il riscaldamento

Raffreddore2021-07-06T18:39:22+00:00

Piccoli esercizi per allenare il respiro

MIGLIORA IL RESPIRO GRAZIE ALLA GINNASTICA RESPIRATORIA Pensiamo a come diventano faticose le nostre giornate quando soffriamo di un banale raffreddore: la mente è annebbiata, facciamo fatica a concentrarci, sentiamo i muscoli appesantiti e avvertiamo un senso generale di malessere. La ragione di questa debolezza e malessere generale non sta solo nella malattia in sé, ma nel fatto che non riusciamo a respirare bene; il corpo e la mente ne risentono. Anche se in maniera meno evidente e percettibile, avvertiamo lo stesso senso di debolezza e di disorientamento quando respiriamo male. La ginnastica respiratoria è un modo per ristabilire il corretto equilibrio. BENEFICI PER CORPO E MENTE Una corretta respirazione apporta benefici non solo al nostro fisico ma anche sulle attività mentali e al benessere psicologico. Ecco alcuni degli effetti positivi che si possono ottenere: una maggiore lucidità mentale e concentrazione; un calo del senso di stanchezza del mal di testa; la riduzione della tensione nervosa e dell’ansia; un forte rilassamento; una maggiore capacità di affrontare stress, pressioni, ansia e rabbia. CONSAPEVOLEZZA La ginnastica respiratoria si basa principalmente sul riacquistare la consapevolezza e porre l’attenzione alla respirazione, un atto svolto normalmente in modo automatico e poco consapevole. Occorre cominciare a essere presenti nel momento in cui respiriamo, cioè concentrarci sull’azione di inspirare ed espirare, sulla corretta esecuzione. In questo modo gradualmente si può acquisire l’abitudine a farlo nel modo migliore. Per farlo si possono sfruttare alcuni semplici esercizi da eseguire ogni

Piccoli esercizi per allenare il respiro2021-07-06T18:41:21+00:00

Jala neti, una tecnica antica di pulizia nasale

I LAVAGGI NASALI: DALL'ANTICHITA' AD OGGI La pratica del lavaggio nasale viene sempre più consigliata da un numero crescente di specialisti, in particolare otorinolaringoiatri, come trattamento coadiuvante di numerose affezioni delle prime vie respiratorie e la scienza moderna ne ha ampiamente riconosciuto i benefici. A ben vedere, però, i lavaggi nasali non sono certo una novità. Già nell’antica tradizione indiana, così come si curava quotidianamente la pulizia del corpo, ci si preoccupava dell'Igiene delle cavità nasali, i condotti attraverso i quali viaggia l’aria che respiriamo. I benefici dei lavaggi nasali erano noti e la pratica veniva chiamata Jala Neti. Per effettuare le irrigazioni, si utilizzavano dei piccoli contenitori con un beccuccio chiamati Neti Lota. UNA TECNICA ANTICA La Jala Neti rientra fra le varie tecniche purificatorie sviluppate dai saggi di un certo tipo di yoga, l'Hatha Yoga, ed è un metodo di pulizia superficiale e profonda ritenuto essenziale per condurre una vita sana e come preparazione ad una miglior pratica yogica. Questa pratica - la Jala Neti - viene prescritta come corollario indispensabile alle tecniche di meditazione basate sulla respirazione e ancora oggi viene raccomandata. Secondo questa antica tradizione, infatti, le irrigazioni del naso assieme alla pulizia di altre parti del corpo, sono necessarie come preparazione alla meditazione e sommano ai benefici igienici quelli energetici, aprendo e pulendo i canali energetici collegati alla respirazione e producendo un moto positivo per l’organismo. Secondo l'Hatha-Yoga il corpo è il mezzo per accedere a un

Jala neti, una tecnica antica di pulizia nasale2021-07-06T10:04:00+00:00

Sinusite

DESCRIZIONE La sinusite è un’infiammazione del naso e dei seni paranasali, cavità piene d’aria scavate nelle ossa della faccia, tutte comunicanti con il naso. E’ sempre preceduta da una patologia nasale, tipicamente un raffreddore di origine virale, che si estende ai seni, infiammando e gonfiando le membrane che li rivestono, tanto da ostruire i piccoli passaggi che li collegano al naso e provocare dolore e infiammazione. L’ostruzione dei seni favorisce inoltre il ristagno di muco che può venire inquinato da batteri, originando la tipica contaminazione batterica. In primo luogo, quindi, è sempre necessario un approccio specialistico, che stabilisce la migliore cura che può anche essere di tipo farmacologico.  FORMA CRONICA Se la sinusite viene sottovalutata e non curata a dovere, aumenta il rischio di ricadute (in questi casi si parla di sinusite ricorrente) e può diventare un problema cronico. La sinusite acuta va sospettata quando un raffreddore dura più di un paio di settimane e i sintomi peggiorano. SINTOMI I sintomi caratteristici sono naso chiuso, scarico di muco denso dal naso e, a seconda del seno paranasale infiammato, senso di pressione al volto quando ci si china, male alla fronte, agli occhi, a naso e zigomi e/o all’arcata dentale superiore. Quando la sinusite diventa cronica, oltre all’ostruzione nasale e allo spurgo del naso, possono esserci altri disturbi come la discesa di catarro in gola e la conseguente tosse (i polmoni sono sani però), senso di pressione alla faccia e una diminuzione dell’olfatto

Sinusite2021-07-06T09:52:49+00:00

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